Europa League: il Milan esce a testa alta contro lo United

All’andata i rossoneri avevano nettamente dominato, stavolta a San Siro i “Red Devils” dovevano per forza segnare per potersi qualificare. Dunque una loro prepotenza in attacco era scontata. La gara è andata così per il primo quarto d’ora, quando il Milan non è mai riuscito ad uscire dalla propria metà campo, tuttavia poi la musica è cambiata. Il padrone della partita è tornato ad esserlo la squadra di Pioli, che non è stata pericolosa come due settimane fa, ma comunque ha gestito bene il pallone. Il Manchester era ovviamente più attento in difesa e cercava il gol come se fosse quasi un’ossessione. Invece la rete l’hanno sfiorata i milanisti per ben due volte, prima con Calhanolgu, che ha incredibilmente mancato il pallone nell’aria avversaria, poi con Krunic che non è riuscito ad insaccare la “pelota” angolandola troppo. Nella ripresa, con l’ingresso di Pogba, il match è cambiato. Gli attacchi inglese si sono fatti più frequenti ed infatti è arrivato il vantaggio proprio con il francese neocampione del mondo, che ha trovato l’angolo giusto dopo che si era ritrovato il pallone nei piedi a seguito di una mischia dove i rossoneri hanno pasticciato. Una batosta che poteva inginocchiare il Milan, ma non è stato così. La squadra di Pioli non si è mai arresa, anzi ha ripreso a gestire la partita cercando disperatamente il pareggio, anche con l’ingresso in campo per l’ultima mezz’ora di Ibra. Il sogno, purtroppo, non si è avverato, ma la prova è stata incoraggiante. Un’altra italiana, dopo Inter, Juve, Lazio e Atalanta, fuori dalle competizioni europee, simbolo di quanto il nostro calcio faccia fatica oltre i propri confini. Rimane solo la Roma, che dopo aver eliminato lo Shaktar Donetz, incontrerà l’Ayax.

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