Uno Spezia perfetto schiaccia un Milan imbambolato

Perfetta. Così si può descrivere la partita dello Spezia, appena comprato da imprenditori americani. Se il buongiorno si vede dal mattino il presidente deve essere più che contento dei suoi ragazzi giovani e del suo mister, Vincenzo Italiano, autore l’anno scorso della promozione in A. Hanno lottato su ogni pallone, il pressing alto non è mai terminato e, soprattutto, hanno ridimensionato la squadra di Pioli. Un 2-0 secco, che poteva essere anche un 3-0 o un 4-0 se non fosse stato per un ottimo Donnarumma. Si è visto dal primo minuto che gli spezzini avevano un altro passo fisico e mentale. Strano. Il Milan pur giocando male non molla mai, di solito. E’ questo che gli ha permesso, oltre alla qualità dei propri giocatori, di arrivare sulla vetta del campionato. Ibra ha vagato disperso come in un deserto per tutta la partita cercando un appoggio di Calhanoglu che non è mai arrivato. Il turco ha sbagliato completamente la posizione, era alto, quindi non aiutava nell’impostazione, ma invece di dare una mano in attacco si è limitato a corricchiare in mezzo al campo. Bennacer continuava a cercare degli spunti che non c’erano visto che i milanisti erano immobili. Persino Kessie non ha mai vinto un contrasto. In attacco Agudelo faceva quel che voleva, impostava, tirava e scartava i difensori del Milan come birilli. Mai nessun milanista ha tentato di reagire, sono stati ad osservare la prestazione superlativa dello Spezia. Nel finale Pioli ha sostituito Bennacer, Kjaer, Leao e Calhanoglu per dar spazio a Mandzukic, Tomori, Meite e Hauge. Una mossa disperata per dar riposo ai titolari che serviranno nelle prossime due partite, giovedì in Europa League con la Stella Rossa di Belgrado, domenica il derby.

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