Il calciomercato invernale è terminato, ci sono stati pochi acquisti, i budget delle squadre non si sono svuotati, anzi alcuni sono rimasti intatti. Tutta questa insicurezza deriva dalla crisi economica del Football che è stata accentuata dal Covid-19. Le squadre non si azzardano a comprare, il massimo che fanno è prendere dei giocatori in prestito con il diritto di riscatto in modo da poterli pagare più avanti quando si spera che le cose andranno meglio. In Italia le top che aspirano allo scudetto non hanno stravolto la rosa. Il Milan ha preso Mandžukić, Tomori e Meite, l’Inter rimane a bocca asciutta dopo che il sogno Dzeko è svanito, la Juventus ha comprato il giovane Rovella dal Genoa facendo un investimento sul futuro mentre la Roma si accontenta del ritorno, dopo la parentesi in Cina, del “faraone” El Shaarawy. Tornano anche in Italia il 35enne Pellè, che giocherà per il Parma e Rugani che sarà a disposizione di Di Francesco al Cagliari. La vera notizia è stata la cessione del “Papu Gomez” al Siviglia dopo un periodo di titubanza da parte dei bergamaschi che lo hanno escluso dai titolari dopo la lite con Gasperini. Si rinforza il Torino, sempre più a rischio retrocessione, con gli arrivi di Mandragora e Sanabria. Il campionato sarà combattuto fino alla fine dalle stesse squadre con gli stessi giocatori, salvo qualche piccolo cambiamento, di inizio anno. Tremano quelle in zona retrocessione che cercheranno di risollevarsi, così come il sistema calcio che continua a sprofondare.
