Gianpaolo, mister del Torino, maestro o flop?

Gianpaolo sta facendo male al Torino: 0 punti in 3 partite. Il suo di gioco non funziona, non riesce a trasmetterlo ai giocatori, come invece era riuscito alla Sampdoria.

Gianpaolo sta facendo male al Torino: 0 punti in 3 partite. Il suo gioco non funziona, non riesce a trasmetterlo ai giocatori, come invece era riuscito alla Sampdoria. Non è solo quest’anno il problema, anche al Milan, la scorsa stagione, è stato un flop. Dopo appena 7 partite è stato esonerato. Potrebbe fare lo stesso il Torino? Sicuramente l’allenatore abruzzese sta passando un bruttissimo momento che non si sa’ quando avrà fine. E’ in una crisi totale con il suo sistema di gioco, che nel bene o nel male lo ha sempre differenziato. E’questo il problema? Lui, però, non lo vuole per nessun motivo cambiare. Nelle partite col Torino il suo gioco non si è mai visto. Potrebbe avere un problema di rosa? Questa domanda viene smentita quando afferma che ha tutti i giocatori giusti, ma per colpa del covid-19 e della nazionale, non è mai riuscito a farli lavorare correttamente. Anche sulla società non ha niente da dire: “Hanno fatto una buona campagna acquisti”. Al netto di queste considerazioni sorge una domanda: è Gianpaolo un allenatore a cui poter affidare una squadra medio alta di serie A? Mi astengo a dare una risposta, ma preferisco invece affidarmi ai suoi dati come allenatore. Non è mai stato un tecnico vincente, appena una promozione dalla serie B alla serie A con l’Ascoli, la sua percentuale di vittorie non ha mai superato il 50%. Con la Sampdoria, dove ha fatto bene, ha centrato solamente posizioni da metà classifica. Altro fattore negativo i considerevoli esoneri subiti in carriera: 6 su 11 panchine. Voi cosa ne pensate?

Un pensiero su “Gianpaolo, mister del Torino, maestro o flop?

  1. Ricordo che quando allenava il Cesena a Giampaolo venne affidato un attacco da urlo: Mutu e Candreva in appoggio all’unica punta Eder. Eppure fecero tutti e 3 un campionato da schifo, e il Cesena concluse la stagione ultimissimo in classifica. Non fu tutta colpa di Giampaolo (che venne esonerato molto presto), ma resta il fatto che la sua squadra riusciva a non segnare neanche con quest’attacco atomico. Un po’ per il difensivismo del suo tecnico, un po’ perché evidentemente ha degli schemi di gioco complicati, che alcuni giocatori non riescono a comprendere neanche dopo averci lavorato per mesi.
    Mi si potrebbe dire: ma se Giampaolo è un difensivista, com’è che ha fatto diventare Quagliarella capocannoniere a 36 anni suonati? Ebbene, a mio giudizio in quel caso Giampaolo ha semplicemente avuto la gran fortuna di ritrovarsi un giocatore che ha imbroccato una stagione da urlo, facendolo brillare di luce riflessa. Come una rondine non fa Primavera, così un capocannoniere nel curriculum non rende Giampaolo un professore del calcio champagne (anche se lui sembra convintissimo di esserlo). E infatti le sue ultime esperienze professionali hanno fatto venire i nodi al pettine.

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