Lettera al governo da parte di Atlantia. Va condotta in contesto di mercato
Atlantia “ribadisce di aver compiuto e di voler compiere ogni sforzo per raggiungere un accordo rispettoso delle finalità espresse nella lettera del 14 luglio e contemporaneamente tutelare i diritti e gli interessi degli azionisti di Atlantia e di minoranza di Aspi”. Prosegue dicendo “Su tali sforzi si erano ricercate intese di massima con Cdp. I principali punti ostativi sono emersi a inizio settembre con la richiesta di Cdp, tra le altre condizioni, di garanzie e manleve non usuali e dell’accollo da parte di Aspi di prestiti obbligazionari emessi da Atlantia, condizioni tutte non presenti nella lettera del 14 luglio e non accettabili in un contesto di mercato”. La lettera prosegue così: “Nella missiva di risposta, Atlantia precisa che la propria posizione è sempre stata quella di essere disponibile alla cessione della controllata Aspi, come riportato nella stessa lettera del 14 luglio”.